
Breithorn centrale
Il Centrale segna la metà del gruppo dei Breithorn, una sella nevosa lo separa dall’Occidentale. Dalla sua cima si scorge l’imponente parete Nord che è stata terreno di gioco per gli specialisti degli anni 80 e 90, che hanno immaginato come collegare le esili linee di ghiaccio che la solcano per uscire in vetta.
Breithorn occidentale
Per molti è stato il primo Quattromila, per altri uno in più da aggiungere al proprio palmarés..Se dalla sua via normale appare semplice questa vetta offre anche salite molto più impegnative a nord sul suo versante svizzero, lungo le grandi creste di misto su neve e roccia.
Breithorn orientale
Da qui comincia la “mezza traversata” della catena dei Breithorn, partendo dalla finestra fra Orientale e Centrale..una della gite più interessanti che questo lato del Monte Rosa ha da offrire. Una corsa a fil di cielo fra neve e roccia a cavallo fra Italia e Svizzera, in una parola imperdibile!
Castore
Il Castore svetta come ultimo 4000 della Val d’Ayas, raggiungibile dal Rifugio Quintino Sella o dal Guide di Ayas è certamente una cima da non perdere. La sua via normale è percorsa da numerose cordate ogni stagione ma può regalare anche itinerari grandiosi come le vie che corrono sulla sua parete S.. Inoltre la sua cima è toccata dal Trofeo Mezzalama, prestigiosa gara internazionale di scialpinismo.
Gobba di Rollin
La porta di ingresso verso i 4000 del Rosa, una volta superate le piste da sci di Plateau Rosa e raggiunto il Colle del Breithorn si apre uno scenario semplicemente grandioso..da qui in poi si entra nel territorio di neve e ghiaccio e una volta passata questa soglia vorrete certamente tornare!
Lyskamm occidentale
La cresta dei Lyskamm si staglia imponente partendo dal colle del Felik, e la sua traversata è una delle più ambite delle Alpi: più di un chilometro di cresta affilata che nei momenti di sosta regala un panorama mozzafiato su tutti i 4000 del Rosa, del Vallese e sul Monte Bianco, a picco sulla mitica parete Nord. La cima occidentale è leggermente più bassa dell’orientale, ed offre anche interessanti itinerari di misto per raggiungerla oltre che il classico accesso dal colle del Felik.
Lyskamm orientale
Il più alto fra i due Lyskamm, punto di partenza della traversata più celebre delle Alpi: più di un chilometro di cresta affilata che nei momenti di sosta regala un panorama mozzafiato su tutti i 4000 del Rosa, del Vallese e sul Monte Bianco, a picco sulla mitica parete Nord. Questa vetta può essere raggiunta anche passando dalla cima del Naso e poi attraverso la Cresta Sella, un bellissimo itinerario di misto classico che regalerà certamente un emozione in più prima di affrontarne la traversata!
Naso del Lyskamm
Ben evidente da Champoluc, il Naso deve il suo nome alla sua posizione appena avanzata rispetto ai Lyskamm. Punto di passaggio per il tour del Rosa, offre una via più semplice per il settore orientale del massiccio anziché attraversare i due Lyskamm. Anche il Naso fa parte del tracciato del Trofeo Mezzalama, ultima salita per gli atleti prima della lunga discesa su Gressoney.
Parrot
Una cima raggiungibile dal Colle del Lys con un piccola deviazione dalla traccia per la Capanna Margherita, da non perdere se si vuole mettere piede su tutti, ma proprio tutti, i 4000 del Rosa e godere di un panorama incredibile su tutto il massiccio!
Piramide Vincent
La cima della Piramide Vincent una volta usciti dall’impianto di Punta Indren sovrasta lo sguardo, ma per calcarne la sommità bisogna salire ancora passando accanto ai rifugi Mantova e Gnifetti fin quasi ad arrivare in vista del Colle del Lys. Da qui si apre uno scorcio verso il Colle Vincent e la parete Est del Rosa, e si domina la pianura Padana con un panorama su tutti i 4000 valdostani e il Monviso.
Polluce
Svetta isolato fra Roccia Nera e Castore, offre una arrampicata divertente e mai banale lungo le sue creste o lo si può salire dallo “scivolo” lungo la parete Ovest. Un tratto attrezzato con catene porta alla base della cresta finale e poi da qui si prosegue a fil di cielo fino in vetta.
Piccola curiosità: Castore e Polluce prendono il nome dai due gemelli della mitologia greca perché visti dal versante svizzero sono quasi identici!
Pt.a Dufour
La cima più alta del massiccio del Rosa, può essere raggiunta dalla sua via normale dopo aver salito la Zumstein attraverso l’omonimo colle fra la due vette o lungo la Cresta Rey, una salita di classe assoluta e ambita da molti alpinisti che frequentano queste montagne.
Punta Gnifetti
Conosciuta anche come SignalKuppe questa punta prende il nome da Giovanni Gnifetti, parroco di Alagna nel tardo ‘800, che fu tra i primi a prender parte all’esplorazione del Monte Rosa. Fu così che si trovò spesso a metter piede per primo su molte di quelle cime allora inviolate, assieme ai suoi compagni. Presso Punta Gnifetti sorge anche la Capanna Margherita, il rifugio più alto d’Europa ed osservatorio scientifico il cui nucleo originario fu inaugurato nel 1893 in onore della regina di casa Savoia che usava trascorrere le estati in v illeggiatura a Gressoney. Può ospitare fino a 70 persone e il panorama dalla sua balconata sulla parete E del Rosa è da mozzare il fiato…provare per credere!
Pta. Quota 4106
Uno dei due “gemelli” dei Breithorn insieme alla punta rocciosa che segna la cima dell’Orientale, un altra tappa nella traversata integrale dalla Roccia Nera al B. Occidentale.
Rifugio Capanna Gnifetti
La Capanna Giovanni Gnifetti è intitolata al parroco di Alagna che fu fra i primi salitori delle cime del Monte Rosa, sull’onda dell’alpinismo ottocentesco di esplorazione e conquista. Posta su uno sperone roccioso a cavallo del Ghiacciaio del Lys e del Garstelet costituisce la base storica per tutte le ascensioni dal versante Valsesiano e di Gressoney. Dispone di circa 180 posti letto e oltre all’apertura estiva offre anche un periodo di apertura primaverile.
Rifugio Guide di Ayas
Il Rifugio Guide di Ayas a Lambronecca, aperto dal 1991, sorge su uno sperone roccioso che si affaccia sul Grande Ghiaccio di Verra offrendo a chi vi soggiorna un panorama incredibile su tutta la Val d’Ayas, il gruppo dei Breithorn, il Polluce e il Castore. Offre circa 80 posti letto durante la stagione estiva (Giugno-Settembre) e primaverile (Aprile-Maggio) ed è dotato di un confortevole locale invernale durante il resto dell’anno.
Rifugio Mantova
Il Rifugio Città di Mantova, di proprietà della Società Guide di Gressoney, offre appoggio per tutte le ascensioni del settore orientale del Monte Rosa. Recentemente ampliato e reso più confortevole effettua anche un apertura primaverile per i numerosi sci-alpinisti che vogliono raggiungere i 4000 anche con gli sci.
Rifugio Quintino Sella
Il Rifugio Quintino Sella al Felik fu il primo rifugio costruito per offrire un appoggio alle ascensioni sul Monte Rosa, la prima capanna fu infatti costruita sulla cresta rocciosa che porta al Ghiacciaio del Felik già nel tardo ‘800. In seguito a un crollo venne ricostruita nei primi del ‘900 più a monte e poi definitivamente spostata nella sua posizione attuale. Oggi è nota come “Capanna Vecchia” e funge anche da locale invernale, mentre il moderno rifugio costruito nel 1980 offre 140 posti letto. Dal rifugio i più salgono al Castore o proseguono nel tour del Monte Rosa, mentre altri proseguono verso i Lyskamm e la loro ambita traversata.
Roccia Nera
Il suo profilo si staglia netto contro il cielo, il suo grande scivolo di neve rende la salita più semplice ma non banale e segna l ‘inizio della traversata integrale dei Breithorn. La roccia Nera offre inoltre numerosi itinerari di roccia lungo il versante Sud e goulottes lungo quello Nord. Alla base dello scivolo sorge inoltre il bivacco Rossi-Volante, un nido d’aquila quasi sospeso sulla Val d’Ayas.
Zumstein
Si staglia appena sopra il Colle Gnifetti e prende il nome da uno dei suoi primi salitori, Joseph, nativo di Gressoney che la conquistò nel tardo ‘800. Terza cima più alta del Monte Rosa viene solitamente salita una volta raggiunta anche la Capanna Margherita, data la loro vicinanza, lungo la sua cresta nevosa.